giovedì 24 marzo 2011

Pensiero Numero Sette.


Rivolgiamo l'attenzione alle splendide labbra dipinte di Lydia Vane. Guardate quanta beltà, guardate! Sono grappoli gonfi e lucidi, sono lamponi e ciliege, sono l'odore intenso di una coppa di vino. Si può scivolare lungo quella linea curva di vanità, si può scivolare e perdersi negli angoli del suo sorriso. Quella bocca sorniona che strappa sguardi come morsi ad una fragola, si modella in un'espressione ambigua e poi scoppia in una risata argentina. Ancora una volta non staccatele gli occhi di dosso, continuate a seguire il filo delle sue parole, s'imprimono appena sul viso, rubiconde luccicano nella penombra dei denti e poi scivolano via come bolle di sapone, si disperdono come farfalle, cangianti e attraenti tornano a posarsi sul nettare di quelle labbra.
È la bocca di una bugiarda e distilla il liquore più amaro.
Lasciatevi ingannare dal loro profumo, si schiuderanno in un bacio di dolce impudenza e vi ammalieranno con una menzogna leggera, poi un'altra e un'altra ancora, come germogli di un glicine che si arrampica su per le corde del vostro cuore fino a stritolarlo nella morsa dell'illusione. Il mondo delle apparenze è fatto di veli vaporosi, sete pregiate e lucidi colori, si gonfiano con la brezza leggera in invitanti onde sinuose, scivolano e luccicano sfiorandovi la pelle in fresche carezze, nascondono il mondo dietro l'effimero piacere di poter finalmente chiudere gli occhi.
Sono parole che fanno gola al cuore, sono linee mutevoli e affascinanti che saziano la sete dello sguardo, puoi berne e berne ancora e ancora, ubriacati! Inebriati delle loro bugie, immergiti nel falso tepore del loro bacio e gonfiati del loro sospiro prendendo fiato.
E con la leggerezza d'un' aspra smorfia rifuggono dure allontanandoti in un silenzio di pensieri insidiosi. Rimani solo tentando di strappare al vuoto il riflesso di pochi minuti fa, cercando tra l'aria i ricordi di quelle parole, eppure devono essere ancora li perché sono pur rimaste in fondo al cuore..!
Guardate le splendide labbra dipinte di Lydia Vane. Il veleno più dolce lo lasciano in fondo al petto, tra il desiderio e la realtà, torturano ammalianti i vostri sogni riducendoli a brandelli, stregano i vostri sensi. Vorreste averne ancora e ancora, e non vi basterebbero mai le splendide menzogne che sanno raccontare. Guardate che bocca, quella di Lydia Vane. Guardatela bene perché senza inganno non c'è più magia.

6 commenti:

  1. ... ma non era Sybil Vane quella di Dorian?
    Mery

    P.S.
    Hai volutamente usato due volte la parola grappoli? a me sembra una ripetizione che stona un po'.

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  2. si sybil vane è proprio quella di dorian gray :) ma questa si chiama lydia. allora vado alla caccia della ripetizione ò.ò

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  3. oh si.. ho visto -.-" magari arrivi a quel punto con ancora in testa la parola grappoli ò.ò domani provvedo a sistemare..

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  4. mi ricorda 1 sacco la descrizione di invisible monster credo, della tipa.. le labbra, ecc..
    e anche la risata come farfalle, argentina.. chi era che aveva la risata argentina? era famosa...
    cmq bello, troppa superficie, vogliamo i contenuti!!!
    -sist. Anna-

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  5. i contenuti ci sono sempre.. sta al lettore trovarli u.u

    -io-

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  6. comunque non centra nulla con Brandy Alexander. Palahniuk ha un modo di descrivere le cose decisamente diverso a questo stile u.u

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Accetto critiche. Non garantisco lo stesso per i giudizi u.u